terça-feira, 24 de julho de 2012

La "domnosis": come le sexy ipnotiste riescono a suggestionare i clienti in videoconferenza


LA NUOVA FRONTIERA DEL SESSO IN RETE

Tutto basato sulla suggestione. «Perché funzioni l'ipnotizzato deve volerlo fortemente, si tratta di autoipnosi»

Una delle sexy ipnotisteUna delle sexy ipnotiste
L’ipnosi è uno stato modificato di coscienza in cui la nostra mente si trova spontaneamente diverse volte al giorno, per esempio quando sogniamo ad occhi aperti, o quando siamo assorti in un compito o in un’attività che assorbono completamente la nostra attenzione. Tecnicamente si parla di monoideismo plastico: è la capacità della mente di focalizzarsi su un contenuto, tipicamente su un’immagine, al punto da generare nel soggetto vere e proprie reazioni fisiche. Come quando pensiamo a un piatto succulento e ci viene l’acquolina in bocca, o come quando sentiamo uno scricchiolio nel buio, il nostro cervello ansioso genera all’istante un film horror e il cuore si mette a battere più forte sulla base di quell’immagine mentale.
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Premesso questo, come funziona allora l’ipnosi sessuale a distanza, che sta alla base del fenomeno della domnosi e di nuove forme di divertimento e prostituzione virtuale che si stanno diffondendo grazie alla rete negli USA e non solo? «Posso ipotizzare che le sensazioni fisiche che si provano in un’ipnosi sessuale siano legate all’aspettativa di chi sceglie di essere ipnotizzato.– spiega Giuseppe Regaldo, medico, ginecologo, ipnotista didatta al Centro Italiano Ipnosi Clinica Sperimentale di Torino – Se credi di poter avere determinate sensazioni, riesci anche a ottenerle, esattamente come quando una fantasia erotica suscita eccitazione fisica al solo pensiero. Più è forte il desiderio del cliente di queste sexy-ipnotiste, più per le professioniste è facile evocare immagini che rispondano alle sue aspettative. Non credo che esistano rischi, in tal senso, perché la potenza dell’immagine evocata sta nella mente dell’acquirente: è il suo libero arbitrio il vero confine di sicurezza, perché nel suo cervello l’esperienza sarà potente soltanto se lui consente che lo sia». In merito all’ipnosi via web o via telefono, Regaldo sottolinea che «permette di arrivare facilmente a un vasto pubblico senza muoversi, cosa che potrebbe essere utile anche in campo terapeutico. Certamente a contatto con la persona è tutto più semplice e diretto, ma anche a distanza l’ipnosi è un fenomeno possibile, specie in videoconferenza, strumento con cui si possono verificare in tempo reale i segni fisici dello stato ipnotico, dal cambiamento del tono muscolare a quello del respiro, dalle variazioni dell’espressione facciale fino ai dettagli più piccoli, che però in webcam si colgono con difficoltà». Felice Perussia, docente di Psicologia generale all’Università di Torino, ipnotista e autore di un recente Manuale di ipnosi (Unicopli) aggiunge che «l’ipnosi è sempre un’autoipnosi, si basa sulla scelta del cliente di farsi ipnotizzare. Poiché, come si dice in genere, il primo organo sessuale è il cervello, l’ipnosi è notoriamente uno strumento terapeutico efficace per diversi disturbi sessuali, dal vaginismo all’impotenza, proprio per la sua capacità di impiegare le immagini in modo curativo. Perciò non mi stupisce che ci siano persone che provano a fare business utilizzando la stessa tecnica per aumentare il piacere o provocarlo in assenza di altri stimoli. Può darsi che si tratti di vere professioniste addestrate all’ipnosi, ma può anche darsi che siano millantatrici: questo conta poco se i clienti sono molto motivati e portati a fantasticare, perché la maggior parte del successo di questo tipo di rapporto risiede nella mente di chi lo acquista. Bisogna anche considerare che nei paesi anglosassoni la presenza dell’ipnosi è molto forte: si trova nei percorsi universitari, negli studi medici, negli show televisivi, nel mondo dello sport. È quindi possibile che a noi sembri strana una cosa che invece a persone di altre zone del mondo appare del tutto normale. Di più: in quelle regioni è abbastanza probabile che in qualche modo chi compra questi servizi sia già stato ipnotizzato in altre sedi, e questo renderebbe tutto ancora più semplice, visto che è più facile per il soggetto recuperare una condizione di ipnosi già vissuta, piuttosto che sperimentarla ex novo a distanza».
Per quel che concerne l’eventuale utilizzo dell’ipnosiin coppia, a livello prettamente ludico, Perussia specifica: «Se intendiamo per ipnosi una comunicazione suggestiva tra due persone, con un aumento dell’attenzione sul partner anche attraverso il linguaggio metaforico e portatore di immagini, può essere una strategia semplice per trovare o ritrovare sintonia con la propria metà. Diversa è l’ipotesi di una coppia in cui uno o entrambi i partner diventano ipnotisti appositamente per fare sesso in maniera più pepata: la probabilità mi pare minima. In ogni caso tutto ciò che aiuta a convincerci ed entusiasmarci è utile. L’ipnotista è un inguaribile ottimista».
Alessandro Calderoni23 luglio 2012 (modifica il 24 luglio 2012)

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